Negli ultimi giorni è tornata alla ribalta la mafia che si infiltra nello Stato, o perlomeno che si infiltrava nello Stato (non che oggi non lo riesca più a fare – vedi i numerosi e continui scioglimenti di consigli comunali per infiltrazioni mafiose in Sicilia e Campania, tanto per dire) negli anni a cavallo tra la fine degli ’80 ed i primi anni ’90, momento delicatissimo della storia d’Italia: i partiti sino ad allora di governo iniziano a perdere consensi, scoppia Mani Pulite, si assiste alla fine dei partiti come erano comunemente intesi e allo scioglimento di vecchie formazioni, dilaniate dalle inchieste di Tangentopoli.. e intanto le bombe del 1993, gli assassini di Falcone e subito dopo di Borsellino! Sembra lo Stato impotente ed impossibilitato a reagire con fermezza!, blatera parole senza senso e non riesce ad opporre una strategia univoca, forte e risolutiva..
Ed è qui che entrano in gioco nuovi elementi: sembra che in quegli anni ci siano stati dei contatti tra apparati dello Stato italiano ed esponenti mafiosi.. Più di un pentito ha esposto a giudici e magistrati circostanze, nomi, fatti precisi e riscontrati; i processi che si sono seguiti hanno teorizzato una specie di accordo, di patto, tra la mafia e lo Stato: in cambio della fine degli attentati e delle stragi alcuni politici avrebbero concesso o perlomeno promesso di accettare le richieste mafiose fatte loro pervenire con il famoso Papello..
Fu processato persino il nostro caro e buono Presidente Supremo del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, insieme a Marcello Dell’Utri, per concorso esterno in associazione mafiosa e come mandanti delle stragi del 1993! Ovviamente, come spesso è accaduto al nostro Onorabilissimo e Rispettabilissimo Premier, la sua posizione venne archiviata.. ma Marcello Dell’Utri venne condannato a 9 anni! Ovviamente, come tutti sanno, Marcello Dell’Utri è stato uno dei fondatori di Forza Italia, nonché uno degli uomini da più tempo legati a Berlusconi. Piccola parentesi. Da precisare che il processo d’appello di Dell’Utri, tutt’ora senatore della Repubblica Italiana, è ancora in corso ma non credo possa portare sostanziali modifiche alla sentenza (da rivedere questo video di Dell’Utri dalla Lucia Annunziata alla trasmissione In 1/2 h del 29 novembre 2009, ossia ieri, in cui ripete che Mangano è un eroe).
Ora sembra che Gaspare Spatuzza abbia fatto (a luglio scorso) nuove dichiarazioni che confermano la vicinanza, in quegli anni, di Berlusconi e Dell’Utri con la mafia siciliana e tira in ballo anche il Presidente del Senato Renato Schifani!
Io mi fermo qui.. lascio ora la parola a Marco Travaglio, che saprà di certo raccontarvi meglio di me.. Da questo lunedì cercherò di allegare anche il testo del suo intervento, che qui inizia ma che continua cliccando, per l’appunto, su Continua..
- Chi sono i "pentiti"
- Tante balle, poche risposte
- Berlusconi, Dell’Utri, Spatuzza e i Graviano
- Cosa spaventa davvero Berlusconi
TESTO:
Buongiorno a tutti. Sembra di essere ritornati a dieci o quindici anni fa, quando partirono le prime indagini sui rapporti mafia e politica a proposito degli ambienti berlusconiani. La caratteristica che accomuna quei tempi ai tempi di oggi, ai giorni di oggi, è che nessuno risponde mai sul merito delle questioni e si alzano sempre dei grandi polveroni, delle grandi parole d’ordine.
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