Il jazz tra la TV spazzatura

Salve gente!

  Oggi voglio buttar giù una roba veloce veloce; corta e concisa: si parlerà di televione, anzi di un nuovo programma television di cirtca 30 minuti che va in onda su (indoviona un po’?!?) RaiTre.. 

  Non è che guardi parecchio la TV, io, e lo stesso penso di molti di voi che leggete articoli qui nei paraggi di NoBlogs.org.. 🙂 Il motivo non è snobismo, per l’amor del cielo!. è semplicemente che la merda a noio non ci piace da mandar giù! E la TV oggigiorno, che sia Rai o che sia Mediaset, questo ci propina e ci cucina e ci serve e ci costringe (?) a guardare: merda

  Sarebbe sin troppo semplice fare un elenco di programmi televisivi a dimostrazioone della veridictà della mia affermazione; quindi non mi divertirò a gfare il tireo a bersaglio, non sparerò sulla croce rossa, come si dice (ion realtà non c’azzecca granché: era una scusa per ionserire il link accanto! 😀 ).. La Tv, questa TV, è diventatya spazzatura!, lo sentiamo dire ogni giorno da poersone le più diverse tra mlorto!m Tutti lo pensano. Eppure tutti la guardano, nello stesso tempo: sembra quasi che quella scatola che trasmette onde visive lanica continuamente messaggi subliminali che inconsciamente ti conviuncono a continuare a guardare latv. Ti rendono quindi incosciente, in un certo senso, ché se fossi lucido magari chissà, la spegneresti la TV ed andresti a trombarti tua moglie.. dico per dire.. 🙂

  La storia dei messaggi subliminali è ovviamente una stronzata, diciamolo pure, ma.. allora come cazzo si fa a guardare Amici della De Filippi? E non venitemi a dire che è un opttimo prodotto televisivo, confezionato bene etc etc.. noi nnon c’incate con ste storie da quatrro soldi.. Comunque, per chiudere lì’argomento dipendenza da TV, ho notato che meno la si guarda meno si prova interesse verso di essa e meno la si vuole guardare; al contrario, chi la guarda spesso, per ore e ore durante la giornata, sarà sempre più TV addicted, ossia TV dipendente, intossicato dentro, ammansito ed addestrato dalla TV che ne avrà fatto, dopo anni di insistenza, un uomo inutile alla società, alla moglie e alla famiglia, ma persinoi a se stesso!

  La vita continua normalmente, non ci accorge di nulla. Un TV dipendente è in tutto e per tutto uguale a noi: si comporta come nopi, lavora come noi, poarlo con tizio e non caio, ascolta la musica in macchina m,entre va al lavoro ed al rosso guarda dai finestrini la donna che guiida l’auto accanto alla sua. Un uomo normale, insomma. Se non fosse che quando poi torna a casa la sera nmon possiede alcuno strrumento per rilassarsi che non sia la TV: facile da usare, sempre disponibile, 24 ore su 24, non richiede conoscenze, nozioni né tantomeno impegno! Insomma.. questo.. Read More »

Criticare è anti-italiano. Bondi, la Guzzanti ed il suo nuovo film a Cannes

A Silvio


    Vita assaporata
    Vita preceduta
    Vita inseguita
    Vita amata
    Vita vitale
    Vita ritrovata
    Vita splendente
    Vita disvelata
    Vita nova

 
Sandro Bondi
(tutti i diritti Vanity Fair.. sul serio!)


Ormai è quasi notizia vecchia, ma il mio non è un giornale online ma solo uno dei più miseri e meno meglio frequentati blog del web! Perciò nulla di male se commento una notizia che avete potuto leggere sui giornali ieri!
  
In realtà come notizia potrebbe anche passare inosservata, non perché
sia di scarso interesse – e poi ne vedremo il motivo – ma perché il
fatto, paragonato a tutto quello che sta accadendo in Europa e nel
mondo intero, pare davvero una bega nazionale e nulla più! L’Europa
corre il rischio di perdere la sua moneta e quindi la ragione stessa
della sua esistenza (perché diciamoci la verità, quell’esile collante
che ci tiene assieme non è il sentire europeista di tutti noi, ma
l’Euro, inutile negarlo, senza il quale le Tesorerie nazionali degli
stati europei, nessuna esclusa se la passerebbero davvero molto peggio
di come stanno oggi, comunque già abbastanza male..
  
Inoltre c’è una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico che sta sversando in mare qualcosa come 5.000 barili di petrolio al giorno..
ma ci pensate? 5.000 barili!, porca miseria (pensate che un barile
equivale 159 litri)! Non dirò niente su questo perché mi voglio
autocensurare e non voglio che leggiate le mie bestemmie, però un
piccolissimo appunto consentitemelo.. Una piattaforma petrolifera in
tutto e per tutto simile a quella della British Petroleum che sta
causando tanti guai, vorrebbero impiantarla al largo delle Isole Tremiti, perla del Gargano
e fiore all’occhiello della nostra economia – dico nostra non perché
gestisca un lido alle Tremiti (magari!) ma solo perché sono originario,
per lo meno, del Gargano!
  
Non solo, ma 2 piattaforma simili già le abbiamo in Italia!, una delle
quali al largo di Termoli..  ad agosto del 2005, causa un incidente, finirono in mare "solo" dai 200 ai 500 litri di petrolio
e la catastrofe vera venne evitata, grazie al cielo! Una goccia, certo,
paragonato a quello che ogni giorno fuoriesce dalla piattaforma della
BP, ma pensate anche all’ampiezza e all’estensione del Golfo del
Messico, che nonostante ci sia Cuba di traverso si trova pur sempre
nell’Oceano Pacifico e pensate invece al nostro Mare Adriatico.. fate
voi il paragone e vedete se anche quei 300 litri di media sono o no un
grosso grosso problema..
  
Ma vi immaginate invece la reazione dei nostri enti preposti se una sciagura del genere succedesse qui da noi (mettete tutti corna e toccatevi in abbondanza che non siamo scaramantici, d’accordo.. però non si può mai sapere!)?, ne vedremmo delle belle, ne sono sicuro!

Draquila. La locandina del film 
Comunque, nonostante nel mondo ed in Europa succedano di queste cose,
la mia attenzione e la mia voglia di scrivere è stata più che altro
colpita dalla notizia, la dico nuda e cruda, che il nostro Ministro dei
Beni Culturali, l’on. Sandro Bondi, non andrà al Festival di Cannes perché ritiene il nuovo film di Sabina Guzzanti, Draquila
Ora, davvero qui non si capisce se ad una notizia simile bisogna sbellicarsi dalle risate o piuttosto sprofondare nell’angoscia! Ma che vuol dire! Che significa in italiano ‘sta roba!! Read More »

Il quotidiano Il Giornale: da Montanelli alle censure!

Stasera volevo portare alla vostra attenzione un fatto che ho scoperto qualche giorno fa ma che ho rinunciato a "denunciare" subito per approfondire prima la faccenda e vedere se davvero si trattava di quello che pensavo.. ossia censura! Certo, censura, non bisogna aver paura di chiamare le cose con il loro nome.. di censura si tratta, perché non è possibile che nel 2009 (ma andiamo per il 2010!) nella redazione online di un giornale ci sia gente addetta a selezionare quali commenti inviati dai lettori pubblicare e quali invece da cestinare! Il giornale di cui parlo, l’avrete capito dal titolo, manco a farlo apposta, si chiama Il Giornale, quasi ad arrogarsi il diritto – lui solo – di rappresentare l’intera categoria dei quotidiani..

  Eppure questo giornale ha una nascita molto illustre, essendo stato ideato da Indro Montanelli sul finire del 1973 e fondato dallo stesso (assieme ad altri valenti collaboratori) all’inizio del ’74: la linea del quotidiano era ben definita sin dagli albori; Montanelli, infatti, era entrato in contrasto con la linea editoriale del Corriere della Sera, che si stava progressivamente avvicinando, a detta di Montanelli, a sinistra.

  Ora, comunque, non è assolutamente mia intenzione narrare la storia de Il Giornale: se vi interessa potete leggere la scheda su Wikipedia, ben fatta, con date e fatti precisi, anche se, com’è giusto, non pone questioni morali. Ricordiamo brevemente, comunque, che oggi il quotidiano è di proprietà di Paolo Berlusconi, che l’ha avuto da suo fratello Silvio costretto ad una quota di minoranza dalla legge Mammì del 1990 (qui il testo della legge). Ciò che interessa a me, invece, è solo sottolineare la differenza tra questi nobili natali e quelli che oggi ed ultimamente hanno diretto il Giornale, vi hanno lavorato e vi hanno scritto. Ho iniziato a leggere frequentemente questo quotidiano quasi 3 anni fa in biblioteca, quando ancora direttore era Maurizio Belpietro; oggi è, lo sapete certo, Vittorio Feltri. Tra loro due, dal 2007 al 2009, Mario Giordano: che trittico, no? Beh, se avete avuto modo di ascoltare questi tre bravi giornalisti, certo vi sarete resi conto di quel che essi valgono: io li ricordo i titoloni sensazionali su Prodi ed i suoi durante la scorsa legislatura.. i titoli su Clemente Mastella quando questi venne indagato nell’inchiesta di Potenza; o quando scatenarono un putiferio sulle donazioni di non ricordo quanti mila euro di Romano Prodi ad i suoi figli; eccetera eccetera su questa linea, ossia gridare un sacco senza dire niente di speciale; sottintendere, accusare più o meno velatamente, creare veri e propri casi basati sul nulla con la scusa del giornalismo d’assalto che non guarda in faccia a nessuno, secondo loro.. una vera e propria missione di cui si sentono investiti.. Ma chi ci crede a quel faccione antipatico di Belpietro o a quella checca di Giordano? Ma andiamo!

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Videocracy – Basta apparire

La locandina del filmEra da un po’ che avevo voglia di vedere questo documentario di un regista italiano emigrato in Svezia, Erik Gardini (nato a Bergamo nel 1967 ed emigrato in Svezia nell’86), intitolato Videocracy – Basta apparire ed uscito nei cinema italiani il 4 di settembre in sole 70 copie ma già presentato alla 66° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il titolo del documentario inquadra subito l’argomento e se vogliamo da anche un’idea dell’angolazione dalla quale si affronta l’argomento.

  Videocracy ha una teoria semplice quanto inquietante: tenta di dimostrare, infatti, che in Italia potere televisivo equivale spesso a potere reale; che il consenso e la popolarità costruita attorno ad apparizioni quotidiane in tv (non importa a far cosa) costituisce la rampa di lancio per il successo e la ricchezza. E bisogna dire che ci riesce benissimo, soprattutto grazie alla scelta di alcuni esempi che rappresentano il clima che oggi si respira in Italia da questo punto di vista, esempi come quello di Lele Mora e Fabrizio Corona, resi ancor più celebri, recentemente, dalle indagini compiute su di loro a Potenza e dal relativo processo (dal quale, per ora, Corona esce condannato a 3 anni e rotti e Mora assolto; ma siamo solo alla sentenza di I grado).

  Finalmente, dunque, ieri sono riuscito a vedere il documentario in streaming in rete (qui o qui): brevemente, devo dire che è stato davvero istruttivo, sicuramente un’ora e mezza passata molto piacevolmente, nonostante i fatti raccontati tendano a deprimere piuttosto che a risollevare il morale di una persona già di suo portata al pessimismo.. Ma comunque, a parte i temi affrontati nel documentario, bisogna secondo me sottolineare anche la competenza e la bravura con cui il materiale è stato girato, montato e dunque presentato.. Soprattutto in certe sue parti, il montaggio riesce ad incalzarci sempre di più grazie al commento musicale, fino a lasciarci immobili con il fiato sospeso, in attesa che la scena raggiunga il suo culmine e ci lasci riprendere fiato: una sapiente tecnica di coinvolgimento usata con molta sapienza, non c’è che dire. Read More »

The Known Universe by AMNH

Ciao a tutti voi, ragazzi e ragazze!

  Per distrarci un po’ dalla malinconia e dalla pesantezza di questi giorni (e i motivi sono i più vari, non c’è che da scegliere tra lo scempio della situazione politica italiana e la noia di vedere arrivare un altro natale che non si desidera), vi voglio postare un video che lascia letteralmente a bocca aperta.. perlomeno questo è l’effetto che ha fatto a me: un vero e proprio trip, senza bisogno, per una volta, di additivi chimici.. 🙂

  Quindi vi consiglio di rilassarvi all’indietro ed allontanate momentaneamente ogni altro pensiero: lasciate che siano le immagini a trasportarvi per qualche minuto.. buona visione!

Ti hanno mai spaccato il muso a pugni?

Ecco, se fosse ancora viva la mamma di Berlusconi probabilmente ora gli direbbe: "Ecco! Te lo avevo detto che prima o poi succedeva! Quante volte ti avevo avvertito! ma tu niente! Niente! Ti ostini ad uscire con certa gente! Ti circondi di balordi ubriaconi e scorreggioni!, che sparano cazzate da mattina a sera ed usano i telegiornali per farsi belli, sentirsi fighi e riempire il proprio smisurato ego altrimenti povero gretto ed arido! Te lo dicevo!, mamma santissima, te lo diceva la tua mammina,. vero che te lo diceva ogni sera? Ma dove ve ne andate? Non vedrete mica le donnacce, mi raccomando, che non si possa dire anche questo di te! A figlio mio!, ma come devo fare!, che paura mi è presa vedendoti in TV sanguinante al labbro! Mi sono messa a piangere! Per la prima volta da tanti anni ho pianto! Figlio mio.. te lo dicevo di non frequentare brutta gente..!"

  Ma lasciamo in pace mamma Rosa (e che riposi in pace) e veniamo a noi. La notizia ormai la sapete: un malato di mente, tale Tartaglia Massimo di anni 42, da una decina in cura presso l’ospedale psichiatrico di Milano (secondo laRepubblica) ha colpito il Nostro Premier Supremo al volto (precisamente alle labbra) mentre salutava la folla in Piazza Duomo e tornava alla sua auto circondato dalla scorta subito dopo aver parlato al comizio di Forza Italia.. Tanta concitazione, attimi di paura, timori di qualcosa di ben più grave, Berlusconi portato di corsa alla macchina e l’uomo arrestato prontamente (quasi salvato da un tentativo di linciaggio)..

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12 dicembre 1969: 40 anni non bastano per avere dei colpevoli!

Questo sarà un intervento brevissimo. Per dire solo che dopo 40 anni siamo riusciti ad avere dei colpevoli certi ma non abbastanza per la legge italiana (ricordiamo che l’ultima sentenza ha stabilito che fossero i parenti delle vittime a pagare le spese processuali – sic!). Eppure tutti sappiamo come sono andate le cose, è inutile girarci attorno! E chi ancora oggi è capace di rispondere, a domanda, che a mettere la bomba a Piazza Fontana furono le BR o gli anarchici (esiste gente che risponde, così: lo so è difficile da credere ma esiste) è solo un povero ignorante che non meriterebbe quel poco di cervello che il buon dio misericordioso gli ha dato. Una persona che non meriterebbe di rientrare a far parte del genere umano, una bestia senza scopo sulla faccia della terra.

  Solo questo.

  Il resto del post lo dedicherò a qualche foto ma soprattutto a segnalarvi questo link dal sito Indymedia Lombardia, dove potrete venire a conoscenza degli eventi in programma oggi a Milano. Le foto invece sono raccolte qui: Piazza Fontana

 

  E poi, almeno per oggi, tanto silenzio..

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Nobel per la pace 2009 a Barack Obama!

Giusto un piccolissimo aggiornamento per commentare la notizia del Nobel per la pace che quest’anno è andato indovinate a chi.. beh, già lo sapete quindi è inutile tentare di creare una suspense che non c’è.. ebbene sì, dunque: hanno dato il Nobel (ripetiamolo, per la pace) a Barack Obama, il neo presidente degli Stati uniti d’America che proprio recentemente ha detto che invierà non so quantimila soldati in Afghanistan, mentre invece in campagna elettorale aveva promesso di ritirarli, quei cazzo di soldati! Certo, non aveva detto appena andrò alla Casa Bianca richiamerò i soldati, però pensava, allora, ad una exit strategy che programmasse, di qui ad un anno, diciamo, il rientro dei marines.. Ed invece ecco che, qualche settimana fa, annuncia l’invio di nuovi soldati!

  E nel discorso di accettazione del Nobel (qui la traduzione italiana – io non l’ho ancora sentito né letto) mi dicono che abbia parlato solo di guerra! Certo che c’ha una gran faccia tosta, sto Obama! Solo di guerra! In poche parole quello che ha detto è che gli Stati Uniti hanno il diritto di fare la guerra per proteggersi!, e che non si può avere pace senza fare la guerra!

  Fuori dal teatro dove c’era il discorso di Obama, pare, una folla di pacifisti (ma non solo!) lo contestava duramente con fischi, cori e cartelli di protestaYes we can (ritirarci dall’Afghanistan)! Idealmente, io ero tra loro..

  Solo questo piccolo aggiornamento..

A Porta a porta banalità su Piazza Fontana..

Vi chiedo umilmente scusa se scrivo questo post soltanto a quest’ora (sono le 21:00 quando ho iniziato!), ma durante tutto il giorno sono rimasto fuori di casa e, pur volendo a tutti i costi tornare per scrivere, ho dovuto rimandare fino ad ora.. Non sarebbe in fondo una cosa così grave se ciò di cui voglio scrivere ha avuto luogo ieri, in seconda serata, su RaiUno: a Porta a porta, ovviamente, come avrete intuito anche dal titolo..

  
Ebbene ieri notte da Vespa si parlava di uno degli avvenimenti più tragici e più tristemente noti della storia recente italiana: la madre di tutte le stragi (così l’hanno soprannominata appunto per la sua importanza strategica), la strage di Piazza Fontana, avvenuta intorno alle 16:30 del pomeriggio presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, situata appunto in Piazza Fontana. La strage avvenne il 12 dicembre del 1969; si capisce dunque il motivo per cui ieri si parlava di questa brutta strage: tra 2 giorni, infatti, ricorre l’ennesimo anniversario della strage. Sicuramente ne riparleremo meglio e più approfonditamente: ora vorrei solo fare un paio di piccole annotazioni riguardanti unicamente la puntata di ieri di Porta a porta.

 
Ospiti della serata erano Giovanni Pellegrino; il Ministro della Difesa Ignazio La Russa; un senatore, se non sbaglio, del PD e Giampaolo Pansa, rinomato storico e romanziere italiano. Poi qualche altro ospite giornalista, non ricordo nemmeno bene, francamente, perché dopo un po’, lo confesso, mi sono addormentato per svegliarmi solo alle 04:00 del mattino.

  
Ecco, in generale, l’impressione che ho avuto è quella di una trasmissione che non ha aggiunto assolutamente nulla di nulla a quello che in tanti anni si è detto, ripetuto, mentito o smentito sulla strage e tutte le possibili soluzioni in fatto di autori e mandanti della stessa. Niente di nuovo. Già qui uno potrebbe a questo punto dubitare sull’utilità di una trasmissione su questo tono. Ma va bene, non polemizziamo sempre su tutto e andiamo oltre.

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GoogleWave: disponibili inviti..

Io personalmente non ne sapevo proprio nulla: all’improvviso, spulciando i feeds dei blog con i quali usualmente mi tengo informato sui temi tecnologici e informatici (ma non solo), ho letto di una nuova applicazione lanciata dalla compagnia di Mountain View, ovverosia Google! Questa applicazione, a detta di tutti i commentatori, si appresterebbe a rivoluzionare completamente le nostre abitudini in fatto di comunicazione e social web.. Non bastava ancora, evidentemente, a Google, l’aver lanciato, solo poco tempo fa, il proprio browser (Google Chrome, che di recente ha sviluppato finalmente anch’esso le proprie estensioni, colmando finalmente una grossa lacuna nei confronti dei browser Mozilla, Firefox e l’all-in-one Seamonkey – che è anche gestore email); né tantomeno al colosso americano bastava il recentissimo lancio del proprio sistema operativo completamente nuovo, seppur basato e sviluppato attorno a kernel GNU/Linux (sistema operativo chiamato Chromium OS, questo sì, tuttavia, ancora fortemente limitato ed in fase di profondo sviluppo, com’è ovvio che sia).. Pare che dalle parti di Mountain View si siano decisamente decisi a fare le cose in grande! Ed ecco così, ennesima novità nel brevissimo periodo, la nascita ed il lancio, seppur in fase di Anteprima, di GoogleWave!, questa sì dal nome davvero azzeccato e molto carino (wave significa, in italiano, onda)..

  Ora, oggi siamo già all’8 dicembre e GoogleWave non è per voi certamente una novità, o lo sarà solo per pochi. Infatti di GoogleWave hanno parlato un numero imprecisabile di blog e siti vari, in inglese, in italiano e in tutte le lingue del globo!, perché Google è divenuto un vero e proprio colosso economico, dai ricavati a sei zero e quotato in borsa.. e come tale, dunque, investe in pubblicità cifre astronomiche per lanciare i propri prodotti degnamente! Ma per me non è assolutamente importante essere sempre sulla cresta dell’onda e pronto ad offrire l’ultima novità senza magari neppure sapere bene di cosa stia parlando! No, non sono il tipo.. preferisco di più aspettare un pochino, giusto il tempo per digerire la novità ed avere la possibilità di parlarne con cognizione di causa.. Ed ecco spiegato così il motivo per cui su Minima Moralia soltanto oggi si parla di GoogleWave (e si offrono inviti!, se qualcuno ne fosse interessato)!

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