La solita Italia!

Ricordo bene le prime impressioni che fece a me ed al mio fedele amico di quel periodo (non un cane ma una persona in carne ed ossa, di nome Alessandro) durante le superiori: erano solo pochi anni che era venuto alla ribalta e già non se ne poteva più! Non si faceva che parlare di lui, nel bene e nel male; non si poteva evitare di sottrarsi dall’affibbiargli un giudizio: positivo o negativo ma un giudizio lo si doveva dare.. perché egli era dappertutto, la sua essenza stava infettando ogni cosa, era l’idea stessa di lui che impregnava la vita quotidiana italiana..

  Non furono pochi coloro i quali avvertirono del pericolo sin dall’inizio.. non pochi ma del tutto inascoltati, allora come oggi, d’altronde.. Ed andò esattamente, pressapoco, come essi avevano previsto..

  Noi, sedicenni allo sbaraglio, noi che la nostra vita altro non avrebbe dovuto essere che ormoni compressi malamente nei pantaloni (perché un ragazzo a quell’età altro non è se non un erezione continua di fronte ai primi tentativi delle ragazze coetanee di apparire femminili e conturbanti, quelle che lo volevano), noi così inutili, piccoli, insignificanti.. noi sentivamo di avere la verità tra le mani: ci vedevamo, io e il mio socio, verso le 6 del pomeriggio ed un’ora dopo avevamo già scolato mezza bottiglia di vodka al mandarino.. L’alcol ci riempiva di una saggezza che non sapevamo di avere, ci dava il coraggio di immaginare e creare le nostre idee, la voglia di andare contro tutta la massa di gente che non appartenevano al gruppo composto da me e da lui!

  Ma tornando a noi, quello che più ci colpiva all’inizio di questo personaggio, ciò che ce lo faceva odiare dal più profondo del nostro animo brufoloso, era quel sorriso ebete, falso, mistificatorio, evidentemente finto.. lì si concentrava tutta la nostra attenzione.. non su quello che si diceva di lui, che pure ci scandalizzava e ci lasciava a bocca aperta; non sui suoi modi di farsi strada fino al top dell’economia italiana, sui suoi comportamenti da provinciale arricchitosi in modo poco chiaro.. il sorriso, invece.. un sorriso che da espressione di simpatia e sincerità si trasformava in lui in ghigno arrogante e falsa rassicurazione! Due ragazzi adolescenti, ingenui ed ubriaconi arrapati riuscivano a svelare il trucco di un riccastro menzognero ed un popolo intero si faceva invece infinocchiare da quattro stronzate messe assieme giusto per raccogliere consensi.. quanta è strana la vita in certe occasioni.. no?

  Poi siamo cresciuti ed abbiamo imparato che il pericolo nascosto dietro quella buffonesca maschera andava ben oltre la semplice menzogna: come aveva detto qualcuno, stava cambiando radicalmente le nostre vite; stava snaturando la coscienza di milioni di italiani, rendendoci tutti più stronzi, menefreghisti, superbi ed arroganti. Come un morbo agiva dentro il nostro corpo eliminando il bene e facendo leva sugli istinti più bassi che l’uomo potesse avere, istinti che solitamente tendiamo a nascondere ma che da quel giorno invece esibiamo persino con spavalderia: inizia per l’Italia un percorso in discesa che travolge tutto e tutti. E chi doveva stare dall’altra parte della barricata, a combattere questo morbo assurdo, spesso si lasciava intaccare e ben pesto era rovinato; così si confondono le carte, si tende a distinguere sempre meno il nero dal bianco, si lascia correre su molte cose che prima avrebbero fatto indignare.. mentre i pochi che non si fanno ingannare, i pochi che ancora resistono, resistono e resistono diventano gli estremisti, i rivoluzionari, i terroristi, i duri e puri.. gli si costruisce attorno la bella immagine di nemici dell’Italia, amanti dello scontro a tutti i costi..

  Ora, questa altro non è che l’ennesima pessimistica analisi di quel che è successo in Italia dal 1994 ai giorni nostri: un’analisi nemmeno ben fatta e circostanziata, né tantomeno originale o completa! Ce ne sono tante e di migliori, soprattutto.. Ma in fondo, più che un’analisi vera e propria, voleva essere una piccola testimonianza del mio personale ricordo degli inizi della carriera politica di Silvio Berlusconi: quella che secondo me, per l’Italia, ha rappresentato una vera e propria catastrofe! E tenderei a mettere da parte tutte le mille argomentazioni di carattere più strettamente politico, tutti i vari fallimenti che la sua politica economica ha portato, tutto il male che egli ha fatto al nostro senso delle istituzioni ed alla nostra immagine di italiani, tenderei a metter da parte tutta questa roba pur sapendo di pregiudicare, in questo modo, la completezza dell’analisi stessa.. Ma, come dicevo, in realtà analisi questa non vuol essere, perciò..

  Il problema non è che non ci sia la voglia di parlare di tutto quello che Berlusconi ha rappresentato per l’Italia (dovrei dire di tutto il male che Berlusconi ha fatto all’Italia): è solo che davvero ormai non ne possiamo più di sentir dire e di ripetere sempre e soltanto le stesse cose da anni a questa parte! Davvero ne abbiamo tutti le palle piene! Non se ne può più di ripetere delle malefatte che il nostro attuale Premier commise agli inizi della sua carriera di imprenditore per assicurarsi i finanziamenti della Banca Rasini, dei sospetti di aiuti da parte di esponenti mafiosi, delle certezze dei contatti che subito dopo ebbe con mafiosi di grosso calibro; non se ne può più di sentir parlare dei suoi tanti conti esteri, della immensa e complicatissima rete dentro cui avvolgeva le sue società per poter meglio evadere il fisco o ripulire denaro sporco confondendo le acque sino a rendere pressoché impossibile stabilire con certezza certi passaggi di denaro; non se ne può davvero più di sentir parlare della corruzione di un giudice con le quali acquistò una grossa grossissima casa editrice e di una sentenza comprata per assicurasi la meglio in una disputa tra lui e De Bendetti in un altro grosso grossissimo affare! E di tutto il resto, insomma: delle leggi ad personam, delle depenalizzazioni di suoi reati, degli scandali dei condoni edilizi e fiscali, della guerra dichiarata alla magistratura italiana per intero eccetera eccetera! Davvero di tutto questo ogni singolo italiano ne ha le palle piene!, vorrebbe mettere un punto, tracciare una bella riga, andare a capo e gridare forte BASTA! finché tutti questi discorsi non fossero spazzati via dalla rabbia del suo urlo..

  Eppure, nonostante questo, eccoci ancora qui a parlarne..

  Lo spunto l’ho avuto dalla puntata di stasera (giovedì 3 dicembre 2009) di Annozero, la trasmissione di Michele Santoro in onda su RaiDue: si parlava ovviamente, si sarà capito, dei processi di Berlusconi, in particolare su quello che sta affrontando (non avendo potuto godere del Lodo Alfano, purtroppo, bocciato dalla Corte Costituzionale dopo che persino Napolitano lo aveva firmato – e lui neppure ci contava): processo nato dalle dichiarazioni dell’avvocato Mills al fisco inglese al quale dichiarò che B. gli aveva "regalato" 600 mila dollari per ringraziarlo del modo in cui aveva risposto a certe domande della giustizia italiana evitandogli, testuale, un sacco di guai!

  Durante Annozero si è molto gridato e gli animi si sono notevolmente scaldati: d’altronde, era inevitabile, con in studio Travaglio e Gomez da una parte contro Niccolò Ghedini e Tarak Ben Ammar dall’altra! Uno scontro tra titani, si potrebbe senz’altro dire.. Una delle frasi che più mi è piaciuta è stata quella di Travaglio che ha ripreso, credo, una battuta di non ricordo chi: "Ormai fate tutto voi: fate la parte del legislatore, dell’avvocato e dell’imputato.. ci manca solo facciate anche i giudici!" o qualcosa di simile, insomma..

  Per il resto si sono dette le solite cose, più o meno conosciute, più o meno ripetute..

  Questo è quello che in fondo più rattrista dell’affare Berlusconi: che egli sia colpevole è prima un fatto incontrovertibile! Non ci interessa di cosa sia colpevole, in quale modo e quali siano le pene che sarebbe stato giusto fargli scontare, non ci interessano le meccaniche ed i fatti precisi, né tantomeno i reati effettivi! Anche ammesso fosse del tutto innocente – e non lo è! – sarebbe comunque colpevole di aver bloccato per 15 anni una nazione intera per andar dietro alle sue frottole, alla sua lesa maestà ed al suo ego sconfinato.. è comunque colpevole di aver paralizzato un Paese e di averlo reso più debole, meno forte sulla scena europea ed internazionale (con il suo leccaculismo a Giorgio Bush); sarebbe colpevole dello scempio che ha fatto delle istituzioni italiane e della convinzione di impunità diffusa che ha inculcato nei nostri animi! Questo è ciò che dovremmo effettivamente imputare a Silvio Berlusconi: un uomo piccolo, brutto, mediamente ignorante, dai modi melliflui che solo un grezzo arricchito può credere gentilezza e savoir-faire, un uomo squallido e miserrimo che tiene imprigionata una nazione intera nella crisi di mezz’età del suo immenso Io che vuole a tutti i costi evitare il baratro dentro il quale la faciloneria italiana degli anni ’70 ed ’80 che lo hanno aiutato a creare un impero, lo sta ora trascinando..

  Questo è il male che Berlusconi ha fatto al Paese..

  Ed oggi rabbrividisco con terrore quando penso che forse forse davvero sarebbe meglio mettere una pietra tombale sopra tutte le cazzate che Berlusconi ha combinato, far finta di dimenticare, soprassedere a tutto e lasciar perdere.. lasciar perdere tutto purché si possa in questo modo andare avanti e cambiare finalmente rotte! Rabbrividisco con disgusto e quasi mi viene il vomito perché mi scopro combattuto ed indeciso: se davvero valga la pena continuare a scrivere pagine e pagine con la stessa storia di sempre o se invece valga la pensa rischiare il tutto per tutto, ormai.. In fin dei conti, a pensarci bene, il senso di ingiustizia e di negazione della verità ottenuto da quella che potremmo chiamare amnistia ad personam sarebbe pari (se non minore) a quello ottenuto da questa scontro all’ultimo sangue tra una certa parte del Paese e Berlusconi.. perché lo sappiamo tutti che da questo scontro si esce perdenti.. perdenti noi e vincitore Silvio Berlusconi, ancora una volta, lanciato verso chissà quali altri traguardi.. chissà, forse la Presidenza della Repubblica? Invece la pietra tombale, finalmente, forse riuscirebbe a rappresentare quella macchia indelebile sul suo cammino che ogni italiano in seguito non potrebbe più ignorare.. forse..

  Ma poi rinsavisco un poco e mi chiedo: ma davvero voglio (vogliamo, vogliono) una cosa del genere?, creare un precedente simile? Davvero vogliamo una volta per tutte ammettere che quest’uomo è più forte di uno Stato intero, di tutte le sue istituzioni e di tutti i suoi cittadini? Davvero vogliamo ammettere una sconfitta così grande? Io non so se politici quali Pier Ferdinando Casini abbiano ben ragionato sulle implicazioni che questa soluzione che anche lui ha contribuito ad immaginare possano avere nel breve e medio periodo sulla scena italiana, ma non solo sulla politica, su tutta la società italiana.. Ed allora mi dico che se io potessi scegliere, se io potessi votare una cosa del genere, col cazzo che riuscirei a dire sì! Non ci riuscirei, non ci riuscirei neanche dopo tutto quello che sinora ho detto, neanche con tutta la stanchezza che accuso ormai nell’ascoltare i soliti discorsi e le solite difese d’ufficio dei tanti berluscones..

  Non ci riuscirei, ne son sicuro.. ed un pochino mi sembra di tornare un adolescente dagli ormoni facili, con la mia bottiglia di vodka in mano, mentre le spara grosse su questo provincialotto arricchitosi chissà come che ora sorride sulle copertine di Novella 2000..!

  .. e domani (venerdì 04 dicembre) Spatuzza verrà interrogato nuovamente.. chissà cosa dirà!

3 Comments

  1. Posted Dicembre 4, 2009 at 7:35 pm | Permalink

    Ciao.
    Scusate l’OT, ma su richiesta di elleti.brainvision ho scritto questo:
    http://redcat-tripping.noblogs.org/…genda-how-to

    e volevo fartelo sapere.
    Dimmi come va e se ti vengono altre idee, malate è meglio!

    tuo
    redcat

  2. Posted Dicembre 4, 2009 at 8:03 pm | Permalink

    sono a favore del crocifisso….Evviva il crocifisso…

  3. Posted Dicembre 7, 2009 at 9:08 pm | Permalink

    Nella mia scuola ai tempi era molto in voga sostituire il crocifisso con un enigmatico pupazzo auto-prodotto…era un pezzo di legno con conficcati tre chiodi in “testa”, a formare lo “stilogramma” di una corona; occhi e bocca disegnati a mano, rigorosamente in stile “ho 2 anni e mezzo”; altri due chiodi, più lunghi, sporgevano dai lati lunghi, braccina tese in un abbraccio…

    Il pupazzo si chiamava Quelo! e ha segnato tutta la mia generazione!!!
    Qui è presentata la nostra religione:
    http://www.youtube.com/watch?v=lpYSFPO7pqw

    Ricordati: “La risposta è dentro di te…
    …peccato che sia SBAJIATA!!!”