Docente getta crocifisso in cestino

Salve a tutti voi, lettori e lettrici (eventuali) di questo nuovo blog!

Non starò ad annoiarvi con presentazioni pompose di me o del mio blog (o magari,. chissà, lo farò un’altra volta!): vorrei subito partire parlandovi della ormai famosa questione crocefisso nelle aule che in Italia sembra sia diventata una questione di estrema importanza!

Partirò da questa notizia dell’Ansa di pochissimi minuti fa: Docente getta crocefisso nel cestino; lasciamo perdere che questo titolo, per quanto mi riguarda, mi fa un tantino sorridere, per lo meno nel momento in cui mi immagino questo professore che in preda a rabbia e furore sale sulla sedia o, se proprio basso, sulla sua stessa cattedra, prende fra le mani il crocefisso e lo scaglia con violenza dentro al cestino che nelle aule delle scuole italiane solitamente si trova in un angolino accanto alla porta d’entrata della stessa aula! Immaginate un po’ la scena e ditemi se anche a voi non vi scappa un sorriso, ma non vedeteci per favore nemmeno un grammo di offesa verso il Cattolicesimo, verso la Chiesa Cristiana e soprattutto verso chi cristiano credente lo è per davvero!

E già perché secondo me ormai la questione crocefisso in aula sì, crocefisso in aula no, è diventata peggio di una telenovela, con i n ostri cari politici, soprattutto di destra, che fanno a gara per pontificare (è proprio il caso di dirlo) a favore del crocefisso nelle aule delle scuole italiane per meglio sottolineare le nostre radici cristiane! Però poi uno dovrebbe anche pensare: e chi cristiano non lo è? E chi non è nemmeno credente? E chi viene da un tipo di famiglia che gli insegnato altri tipi di valori? Perché dobbiamo sentire come nostri il valore della cristianità e non quelli, ben più europeo (visto che siamo in Europa, piaccia o non piaccia), della libertà di espressione, di razza e di religione e della libera circolazione di idee, merci e uomini (vogliamo parlarne)?